venerdì 4 gennaio 2013
SALENTO - TRADIZIONI E PASSATEMPO
Li culacchi
Insieme ai pettegolezzi paesani tenevano banco invece nelle pause di lavoro, durante le attività lavorative leggere, durante gli incontri conviviali, nelle veglie notturne dei morti, e soprattutto durante le calde e afose notti d'estate. Lungo le strade, la gente si riuniva in capannelli più o meno numerosi, si sedeva, anche per terra, e per ore si raccontavano a turno i fatti di cronaca paesana, gli avvenimenti più significativi della giornata e culacchi di tutti i generi, fino a quando non arrivava quel "freschetto" notturno che permetteva di andare a letto con qualche probabilità di dormire.
Bambini e ragazzi sporadicamente partecipavano a queste riunioni, perché troppo impegnati nei loro giuochi che si svolgevano per la strada (lu papore, li maluni, a trentunu, lu scursune, incantesimu, sarta pinnicchie, a zumpareddhu, a cucchiaparite ed altri). Cunti, culacchi e proverbi sono sicuramente tra le più significative espressioni culturali della nostra tradizione, e varrà la pena fare delle ricerche e approfondire il tema, anche se le difficoltà sono veramente notevoli. Verso la fine di questa pubblicazione vi propongo alcuni proverbi mentre qui riporto la trama de lu cuntu dal titolo Lu Diavulu e Santu Nicola.
Si tratta di un racconto breve tra fiaba e favola, il cui tema centrale è l'eterna lotta tra il bene e il male. San Nicola (già protettore di Castrignano del Capo) con la sua arguzia riesce a dare una sonora lezione al diavolo.
L'azione si svolge nelle nostre campagne. Il diavolo, utilizzando la parte più degenere della società, porta avanti il suo progetto di impadronirsi delle coscienze degli uomini della Terra. San Nicola, per impedire che portasse a termine quel suo intento e per ricondurre all'ovile le pecorelle smarrite, non esita ad usare le maniere forti. Quando un giorno il diavolo e San Nicola si ritrovano di fronte, lo scontro è inevitabile e, cavallerescamente, decidono di regolare i conti battendosi in duello. Confidando nella sua forza fisica, il diavolo è convinto di vincere. San Nicola, in evidente difficoltà, con uno stratagemma riesce, invece, a batterlo.
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